mercoledì 10 dicembre 2014

Eternit: Giustizia?




L’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Comitato Provinciale di Torino esprime amarezza e indignazione per la sentenza emessa dalla Corte di Cassazione il 19 novembre scorso con la quale vengono prescritti i reati relativi alla vicenda Eternit lasciando in tal modo impuniti i responsabili di una lunga catena di omicidi.

L’ANPI è vicina ai familiari delle vittime che hanno accolto la sentenza con il grido di “vergogna” e con lo striscione “ingiustizia è fatta”: la fiducia nella giustizia che avevano espresso è stata offesa.
In questo momento difficile sotto il profilo politico, sociale e morale che stiamo vivendo in Italia, quanto accaduto alimenta un senso di sfiducia e d’irritazione in noi, nella convinzione che ancora una volta la dignità dei lavoratori e dei cittadini, espressa e tutelata dalla Carta Costituzionale, sia stata ignorata e di fatto cancellata.

La sensazione che si rinnova è che gli articoli 32 e 35 della Costituzione scritti a tutela della salute e del lavoro, intesi come fondamentali diritti del cittadino, vengano anche in questa circostanza trascurati a favore di un’espressione di potere economico che non arretra pur di fronte alla distruzione della vita.
L’ANPI Provinciale auspica nel contempo che procedano celermente le inchieste ancora aperte a Torino per omicidio volontario nei confronti dell’imprenditore Schmidheiny in relazione alla morte per mesotelioma di 213 persone e l’indagine sulla cava amiantifera di Balangero.

Torino, 22 novembre 2014