lunedì 16 novembre 2015

Comunicato su articolo della Stampa del 12/11/15

In merito alla pubblicazione dell’articolo comparso sulla Stampa del 12 novembre 2015 “Rivolta nell’Anpi: Basta con queste derive No Tav”, in cui veniamo citati, non possiamo sottrarci dal fare alcune considerazioni.
Innanzitutto ci chiediamo chi e con quale scopo ha deciso di contattare una giornalista per un articolo assurdo, pieno di insinuazioni e che getta discredito su tutta la nostra associazione.

Veniamo inseriti all’interno di una lista nera (stilata da chi e con quali criteri?) e di un minestrone di No Tav, via Asti, centri sociali, liste civiche, Airaudo, frange antagoniste… Vengono usate contro di noi personalità simboliche dell’associazione per fini politici e di campagna elettorale. Si parla di “imbarazzo” nei confronti di alcune sezioni, tra cui la nostra, ma la presidenza dell’Anpi Provinciale di Torino ci ha assicurato piena fiducia e si è dissociata da quanto pubblicato.

Noi siamo fuori da giochi partitici ed elettorali. Non siamo un partito o un movimento. Ma non siamo nemmeno un santino da usare solo nelle ricorrenze. Siamo un’associazione (plurale e con un ampio dibattito interno) il cui compito, oltre a quelli primari della tutela della memoria storica, del partecipare a celebrazioni e della diffusione dei valori della Resistenza, è anche quello di stimolare riflessioni sulle tematiche dell’antifascismo, della democrazia e dei principi costituzionali, specie se ravvisiamo pericoli, violazioni o contraddizioni. Senza avere argomenti tabù solo perché scomodi.

Basta questo per essere etichettati sul principale quotidiano cittadino come usurpatori antagonisti, senza possibilità di replica?

Il contesto attuale non è peraltro tra i più rosei. A causa anche dei tragici avvenimenti di Parigi, negli ultimi giorni sono avvenuti in sordina alcuni fatti preoccupanti: personaggi in cerca di visibilità indossano cravatte con le iniziali del duce in consiglio comunale alla presenza di alcune staffette partigiane, formazioni neofasciste indicono convegni in hotel cittadini, minacciano irruzione in una libreria di Borgo San Paolo (per la presentazione di un libro per bambini!) ed infine, a ricordo dei bei tempi, seguono e bloccano ad un semaforo di corso Francia l’auto di uno studente 18enne del liceo Cattaneo, reo di aver strappato un loro volantino, per prenderlo a sprangate. Almeno questi fatti li possiamo condannare o rischiamo di passare per una "frangia antagonista"?


Il Direttivo di sezione
A.N.P.I. sez. V Riunite Torino
"Baroni-Franchetti-Ballario-Rolando"