"Perché dovrebbero chiedermi di indossare una divisa e andare a
10.000 miglia da casa a lanciare bombe e proiettili sulla gente scura
[Brown people] del Vietnam, mentre i cosiddetti Negri a Louisville sono
trattati come cani e gli sono negati i più semplici diritti umani? No,
non ho intenzione di andare a 10.000 miglia da casa per favorire
l'omicidio e la distruzione di un'altra povera nazione semplicemente per
continuare il dominio dei padroni bianchi schiavisti sulle persone
più scure del resto del mondo. Questo è il giorno in cui questi mali
devono finire. Sono stato avvertito che a prendere tale posizione mi
costerà milioni di dollari. Ma l'ho già detto una volta e lo dirò di
nuovo.
Il vero nemico
della mia gente è qui. Io non disonorerò la mia religione, la mia gente e
me stesso diventando uno strumento per schiavizzare coloro che lottano
per la propria giustizia, libertà ed uguaglianza. Se avessi pensato che
la guerra stesse portando la libertà e l'uguaglianza alle 22 milioni di
persone del mio popolo non mi avrebbero dovuto coscrivere, mi sarei
arruolato domani. Non ho niente da perdere nel sostenere le mie
convinzioni. Così andrò in prigione, e allora? Noi siamo stati in
carcere per 400 anni."
Mohammad Alì, 1967http://www.isreview.org/issues/33/muhammadali.shtml
http://www.raistoria.rai.it/articoli/muhammad-ali/22359/default.aspx