"Dal 16 febbraio, la
Camera dei deputati mette online le tredicimila pagine dei documenti
della Commissione parlamentare che aveva indagato sulle stragi
nazifasciste e sull’occultamento dei fascicoli in quello che è stato poi
chiamato l’ “Armadio della vergogna”. Fu Franco Giustolisi, che per
primo, sull’Espresso, ne denunciò l’esistenza, a battezzare così un
archivio ritrovato nel 1994 in uno scantinato della procura generale
militare. Dentro vi erano 695 fascicoli che riguardavano gli eccidi
commessi dai nazisti e dai fascisti durante gli anni della guerra in
Italia, dal 1943 al 1945. Fascicoli con nomi e cognomi dei colpevoli,
elenchi di vittime, testimonianze raccolte da carabinieri o da militari
inglesi e americani, spesso anche a pochi giorni dai fatti. Fascicoli in
cui è scritta la terribile storia della guerra condotta da nazisti e
fascisti contro la popolazione italiana."